Per lavorazioni di alesatura, esistono svariate tipologie di alesatori, ma la differenza principale deve essere fatta tra alesatori a mano e alesatori a macchina.
Gli alesatori a mano hanno una forma particolare a motivo del tipo di utilizzo, questi arnesi sono differenziati dalla parte iniziale più allungata, così da semplificare l’inizio dell’attività, permettendo quindi un’entrata più immediata nel foro, senza correre il rischio di spaccatura o imprecisione. Le loro lame possono essere di due generi: diritte o a spirale.
Gli alesatori per macchinari industriali hanno invece un corpo più piccolo e la parte iniziale ristretta, infatti le alesatrici o le fresatrici, i due macchinari che usano questo strumento, assicurano alta precisione nel localizzare il foro da allargare. Le lame in questo caso sono sempre a spirale, così da lasciare che le polveri accumulate possano essere tolte via in modo semplice.
In base poi alle peculiarità delle lame, possono essere differenziate:
- Alesatori a rosa, con grandi lame, usati per allargare inizialmente il foro, che verrà poi ultimato con attenzione.
- Alesatori conici, che si diramano in altre due sottocategorie, di precisione e non, che sono usati per allargare fori con diametro variabile.
- Alesatori a conchiglia, contraddistinti dalla presenza di lame su tutta la superficie dello strumento, che sono usati per lavorare cuscinetti a sfere ed ingranaggi.
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